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L’ESO ha stipulato un contratto per la lucidatura dello specchio terziario dell’ELT

15 Febbraio 2017

L’ELT (Extremely Large Telescope) dell’ESO, la cui prima luce è attesa nel 2024, è l’avanguardia della tecnologia dei telescopi. Il suo sistema ottico consisterà in non meno di cinque specchi separati, ognuno dei quali rappresenta un'importante sfida ingegneristica.

L’ESO ha ora stipulato un contratto per la lucidatura del terzo specchio nel cammino ottico, conosciuto come M3, con la ditta francese Reosc [1], una filiale della Safran Electronics & Defense. Questa riceverà il pezzo grezzo da SCHOTT, progetterà lo specchio e le sue interfacce di montaggio, luciderà la superficie e completerà tutti i test ottici necessari prima della consegna [2]. Con Reosc, nel luglio del 2016, era stato firmato anche un contratto per la progettazione, la lucidatura e il collaudo dello specchio secondario del telescopio e per la produzione degli specchi sottili deformabili dello specchio quaternario dell’ELT (M4).

M3 sarà uno specchio concavo gigante di 3,8 metri, grande quanto lo specchio primario di molti degli attuali telescopi di primo ordine. Sarà una caratteristica particolare, dato che la maggior parte dei telescopi grandi come il Very Large Telescope dell'ESO e l’Hubble Space Telescope della NASA/ESA usa solo due specchi curvi e a volte uno specchio terziario piano per reindirizzare la luce verso un fuoco conveniente. La superficie curva dell'M3 combinata con gli specchi primario e secondario produrrà immagini di qualità migliore su un campo visivo più ampio.

Gli elementi strutturali dello specchio, prima dell’applicazione del rivestimento riflettente, saranno fatti di un materiale sofisticato chiamato Zerodur™, prodotto da SCHOTT [3]. Questo sarà poi modellato e lucidato fino a ottenere una precisione di 15 nanometri.

Note

[1] Reosc, una filiale della Sagem, un'azienda della Safran di alta tecnologia, è leader mondiale nella progettazione, produzione e integrazione di ottiche ad alte prestazioni, anche per l'astronomia, lo spazio, i laser ad alta energia e per l'industria dei semiconduttori. Reosc sviluppa e produce ottiche ad alte prestazioni per satelliti, grandi telescopi e laser ad alta energia, oltre che per l'industria dei semiconduttori. L'azienda ha anche costruito gli specchi monolitici da 8 metri per il Very Large Telescope dell'ESO e per il Gemini international telescope, lo specchio da 11 metri per il Gran Telescopio de Canarias, specchi per lo strumento Nirspec del James Webb Space Telescope della NASA, e specchi per GAIA, un satellite astronomico dell'ESA.

[2] Il contratto per la creazione dello specchio M2 è stato firmato il 18 gennaio 2017.

[3] Lo zerodur™ è stato sviluppato originariamente per telescopi astronomici alla fine degli anni ’60. Ha un'espansione termica praticamente nulla, anche in caso di grandi variazioni di temperatura, è chimicamente molto resistente e può essere lucidato a un alto livello di finitura. Lo strato riflettente, di alluminio o argento, in genere viene vaporizzato sulla superficie estremamente levigata poco prima che il telescopio venga messo in funzione. Molti telescopi famosi con specchi Zerodur lavorano affidabilmente da decenni. Tra questi c’è, per esempio, il Very Large Telescope dell’ESO in Cile.

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Immagini

Il sistema ottico dell'ELT con l'ubicazione degli specchi
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Video

Il viaggio della luce attraverso i cinque specchi dell'E-ELT
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